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29 Aprile 2021

Test genomici gratuiti in Liguria: “Una priorità, sarà un vantaggio per tutti”

Le donne con tumore del seno in cura nelle strutture sanitarie della Liguria devono poter usufruire dei test genomici. Sono esami, sempre più importanti nella pratica clinica, e che devono essere resi rimborsabili e quindi disponibili per tutte le pazienti, sull’intera Penisola. L’acquisto dei test genomici è stato finanziato a livello nazionale a fine 2020 ma ad oggi solo Lombardia, Toscana e Provincia Autonoma di Bolzano ne hanno approvato la rimborsabilità. In Liguria si calcola che ogni anno fino a 500 donne potrebbero, grazie ai test, evitare il ricorso a chemioterapie inutili. E’ quanto hanno sostenuto ieri pomeriggio gli specialisti dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) durante un webinar.

L’incontro virtuale rientra in un tour che prevede otto incontri regionali, per sensibilizzare gli oncologi sul ruolo dei test genomici nel carcinoma della mammella. Il progetto è realizzato con il supporto incondizionato di Exact Sciences. “Mancano i decreti attuativi che possono così rendere effettivamente disponibili i test genomici anche in Liguria – afferma Giulia Buzzatti, oncologa presso U.O. Oncologia Medica 2 Ospedale Policlinico San Martino IRCCS di Genova -. Si tratta di esami che possono in una particolare categoria di donne, con carcinoma a rischio intermedio di recidiva, evitare la chemioterapia. E’ quanto dimostrato da numerosi studi nazionali ed internazionali che hanno inoltre evidenziato gli innumerevoli vantaggi anche da un punto di vista economico per i sistemi sanitari. Non va poi dimenticato come la chemioterapia sia ancora un trattamento cardine in una neoplasia molto diffusa come quella alla mammella. Nonostante le innovazioni presenta ancora degli effetti collaterali importanti e per questo risulta particolarmente temuta. Ben vengano quindi tutti quegli strumenti che possono limitare la somministrazione della cura solo nei casi strettamente necessari”.

“Il carcinoma mammario fa registrare ogni anno in Liguria oltre 2.000 nuovi casi – aggiunge Manlio Mencoboni, Coordinatore AIOM Liguria -. E’  la forma di cancro di gran lunga più diffusa e frequente in tutto il nostro Paese. L’utilizzo dei test genomici va nella direzione della medicina personalizzata, una realtà sempre più consolidata in oncologia. Fino a oltre il 70% di tutti i tumori può richiedere l’utilizzo di test genomici e genetici per stabilire se una terapia sia efficacie o meno per il singolo paziente. L’obiettivo è evitare tossicità al malato e favorire risparmi di risorse all’intera collettività. E’ necessario una buona organizzazione sui vari territori per garantire lo svolgimento degli esami e nella nostra Regione finora stiamo ottenendo buoni risultati anche grazie al lavoro della Rete Oncologica Ligure. Vanno però superate le disparità tra le varie Regioni e quindi le istituzioni nazionali devono emanare quanto prima i decreti attuativi. Solo così potremo anche noi specialisti liguri prescrivere i test genomici per il tumore del seno. Sono esami certamente fondamentali ma che non devono essere utilizzanti in modo indiscriminato. Spetta al team multidisciplinare, che lavora nell’ambito di una Breast Uniti, stabilire quando e come svolgerli”.

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