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4 Giugno 2024

Yoga alleato dei pazienti oncologici contro fatigue e insonnia

4 giugno 2024 – Lo yoga alleato dei pazienti oncologici, e di coloro che sono stati colpiti da cancro e hanno superato la malattia, per combattere la fatigue correlata al cancro e disturbi come l’insonnia. L’efficacia di questa pratica è stata evidenziata in uno studio coordinato dall’Università di Rochester in Usa e presentato al congresso della American society of clinical oncology (Asco). L’affaticamento correlato al cancro o fatigue, spiegano gli autori dello studio, spesso si verifica in concomitanza con l’insonnia ed entrambi rappresentano effetti avversi invalidanti del cancro e del suo trattamento che possono persistere mesi e anni dopo il completamento delle terapie. Lo Yoga, e anche la terapia cognitivo comportamentale, affermano, “sono approcci promettenti per migliorare la fatigue e l’insonnia”. Lo studio ha considerato un campione di 550 pazienti oncologici, in maggioranza donne (93%) e affette da tumore al seno (75%). Il campione è stato diviso in tre gruppi: il primo ha ricevuto lezioni di yoga due volte a settimana, il secondo effettuava sedute di terapia cognitivo comportamentale una volta a settimana ed il terzo era trattato con un ‘placebo comportamentale’ (Asco raccomanda sedute di Educazione alla Sopravvivenza). Degli indici – il Brief Fatigue Inventory e l’Insomnia Severity Index – sono stati utilizzati per valutare la fatigue e l’insonnia, rispettivamente prima, a metà e dopo l’intervento. La conclusione degli autori è che sia lo yoga sia la terapia comportamentale migliorano efficacemente entrambi: si è evidenziata infatti una riduzione media del 37%-60% negli indici relativi a fatigue e insonnia. I medici, si legge nello studio, “dovrebbero prendere in considerazione l’indicazione di yoga e meditazione per chi è o è stato colpito da cancro e soffre di tali disturbi”.

In particolare, spiega il presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), Franco Perrone, “si è evidenziata una riduzione media del 60% nell’indicatore dell’insonnia e del 40% per la fatigue. Questi disturbi sono molto frequenti nei pazienti oncologici e hanno un impatto molto forte sulla qualità della vita. Questo studio dimostra la validità di un intervento non farmacologico come la pratica dello yoga: è una strategia che può essere messa in campo proprio per migliorare la qualità di vita dei pazienti”.

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